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Elettrosmog, allo studio campagne d’informazione per gli studenti sui rischi degli smartphone

L’associazione culturale Future Is Now accoglie con soddisfazione la decisione del Tar del Lazio di dare il via a iniziative di informazione sull’uso responsabile degli smartphone, in vista dei possibili rischi per la salute umana evidenziati dagli organi scientifici nel corso degli ultimi anni.
Una campagna informativa sui rischi per la salute associati all’uso continuo e prolungato dei telefoni cellulari. È quanto deciso ieri dal Tar del Lazio, che ha accolto sul punto il ricorso dell’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog. I ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione dovranno provvedere entro sei mesi a partire dal 16 luglio prossimo, secondo i rispettivi ambiti di competenza, a incoraggiare e promuovere l’uso consapevole degli smartphone soprattutto da parte dei giovani, sempre più precocemente assuefatti all’utilizzo degli stessi.
Anche se il nesso causale tra l’esposizione ai campi elettromagnetici in radiofrequenza e gravi patologie della salute umana – come quelle tumorali – non è ancora stato scientificamente provato, il tema è da molti anni sotto l’attenzione speciale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Consiglio Superiore di Sanità. I riflettori si sono accesi in particolare a seguito della classificazione, stabilita nel 2011 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, dei campi elettromagnetici in radiofrequenza tra gli agenti possibilmente cancerogeni per l’uomo. Negli ultimi anni anche la cronaca ha mantenuto vivo l’interesse sul problema con il caso di Roberto Romeo, il lavoratore piemontese al quale i giudici di Ivrea nel 2017 riconobbero il vitalizio a causa di un tumore al cervello, benigno ma invalidante, associato all’uso intenso e prolungato del telefono cellulare per motivi di lavoro.
Così in una nota Filippo Pompei presidente dell’associazione culturale studentesca Future Is Now

 

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