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Trasparenza e legalità si riparte dall’educazione con il Progetto Legalità

Legalità e trasparenza sono temi di cui ultimamente si sente parlare molto, per via dei numerosi casi di croncaca giudiziaria ed amministrativa che da qualche anno invadono talk show e colonne di giornale. Ma dove partire per formare cittadini consapevoli? non credo esista una ricetta pronta da adottare, anche se la formazione scolastica può aiutare su questi temi, da qui la nascita di progetto formativo frutto di un protocollo di intesa tra ANAC, DNA, CSM e LUISS.. Un progetto che vedrà predisporre appositi pacchetti informativi ed interventi formativi per fornire agli studenti, ai docenti e alle loro famiglie gli strumenti necessari per riconoscere i fenomeni di illegalità e le metodologie  adeguate, obiettivo del Progetto Legalità sarà, infatti, quello di promuovere attività volte a sensibilizzare e formare i giovani alla cultura della corresponsabilità, partendo da un’offerta formativa che valorizzi l’educazione alla convivenza civile, alla attuazione delle garanzie previste dalla Costituzione per assicurare il pieno sviluppo della persona e dei diritti di cittadinanza, rafforzando il valore della legalità come antidoto alla corruzione e alla criminalità

Tra i tanti temi trattati a Gaeta al Festival dei Giovani, si è parlato di legalità con la Professoressa Paola Severino ex ministra della giustizia e Rettrice dell’Università LUISS Guido Carli di Roma e con il Dott. Luigi Serra Vice Presidente Esecutivo dell’Università . Nella tecnostruttura al centro del festival la Professoressa Severino ha risposto alle domande degli studenti provenienti da tutta Italia con interesse, ed ha parlato dell’importanza di diffondere una cultura alla legalità nelle scuole e nelle Università del paese, ricordando agli studenti l’importanza di agire nelle legalità, come sentinelle di legalità nelle scuole e nelle Università, luoghi, che come recentemente ha ricordato Raffaele Cantone Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, questi istituti formativi hanno l’importante funzione anche di educare alla cultura della legalità capace di ispirare il merito che è quella che serve per cambiare i valori civili dando una formazione al cittadino.  La Professoressa Severino ha quindi illustrato brevemente i recenti interventi dell’Università con l’Autorità Nazionale Anticorruzione per educare gli studenti alla legalità fin dalla scuola, ed ha spiegato come il merito sia un valore fondamentale al quale ispirarsi ed un cardine anche della valutazione didattica nel dipartimento da lei diretto.  Attraverso un sistema consolidato infatti la Professoressa ha ideato un meccanismo valutativo in sede di esami che prevede uguale valutazione da parte degli assistenti e la sua persona, evitando così disparità di trattamento tra gli esaminandi che non affrontano l’esame con la rettrice.

Il Dott. Serra è intervenuto evidenziando come vi sia un “pessimismo” allarmante ed inutile anche tra i giovani circa la mancata valorizzazione dei giovani e del merito nel paese, dovuto anche al ruolo dei media che enfatizzano l’attuale situazione di disoccupazione giovanile che porta alla cosiddetta “fuga dei cervelli” . La Professoressa Severino ha concordato circa la rimarcata enfatizzazione di un “pessimismo diffuso” anche a livello mediatico, ed ha parlato ai presenti della necessità di valorizzare il merito, in un paese dove troppo spesso si sente parlare di “raccomandazioni” e “scorciatoie” dovute a conoscenze o favoritismi politici.

Agli studenti che le hanno chiesto se è stata oggetto di corruzione o di atti pressori durante la propria carriera anche politica nelle vesti di Ministro la Severino ha risposto di non aver mai vissuto situazioni di questo genere, ma di esserne venuta a conoscenza da terzi, ha quindi lanciato l’appello di impegnarsi sempre al massimo nelle proprie attività, andando avanti senza aver timore, dedicandosi a ciò che maggiormente li appassiona, ed agendo con legalità e rispetto.

Ma come possono gli studenti essere sentinelle di legalità?

Recentemente L’autorità nazionale Anticorruzione ha delineato con la delibera del 28 dicembre 2016 le prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel  d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016, ed in tal senso rientrano anche gli istituti scolastici che hanno l’obbligo di pubblicare i dati nell’apposita sezione amministrazione trasparente. Quindi mediante la visione di questa sezione o con lo strumento dell’accesso civico generalizzato qualunque cittadino può accedere e visionare i documenti, essendo le scuole mediante un meccanismo oramai consolidato , centri di gestione di finanziamenti di importanti progettualità nazionali del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, anche gli studenti potranno in autonomia conoscere non solo quali sono gli atti interni del proprio istituto, ma anche gli atti relativi a progettualità nazionali in caso l’istituto sia stato selezionato dal ministero.

A cura di Filippo Pompei

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