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Dislessia: un approccio digitale integrato

Al via il primo progetto digitale integrato per la dislessia, l’associazione Future Is Now da sempre attenta alla tematica  ha presenziato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa,  realizzata da Fondazione Telecom Italia in accordo con Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Dislessia. Il progetto è  finalizzato a diffondere strumenti e competenze per un miglior approccio alla dislessia nel nostro Paese, al fine di identificare quanto prima i bambini affetti dal ritardo di linguaggio consentendo l’attivazione di interventi riabilitativi dello studente. Tre i nuovi progetti sulla dislessia finanziati dalla fondazione:

  • Smart@pp
  • Dislessia on line
  • Dislessia amica

In particolare, attraverso il portale e un’apposita App, sviluppata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, le famiglie potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l’acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio.

Per i bambini in età scolare, ragazzi e adulti sarà possibile, sempre accedendo alla medesima piattaforma, effettuare una valutazione a distanza elaborata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell’apprendimento

SMART@PP, l’applicazione per lo screening dei disturbi della comunicazione, è realizzata dall’ Istituto Superiore di Sanità e Fondazione Telecom Italia, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ma cosa è di preciso la dislessia? Si tratta di un “disturbo” persistente nella lettura, in Italia ne sono affetti 2 milioni di persone circa. Negli anni passati non si era ampiamente a conoscenza di questa problematica, con una sensibilizzazione minore da parte delle istituzioni formative, delle scuole e delle famiglie.  Molti studenti affetti da questi disturbi venivano “classificati” come minorati rispetto ai loro coetanei, ad oggi con l’impegno delle Istituzioni, del  Servizio sanitario nazionale, delle associazioni e dei privati (famiglie, fondazioni, enti) la dislessia è un disturbo conosciuto ed identificabile.

TimUna Partnership pubblico-privata a sostegno dell’innovazione della scuola italiana

Dal 2009 la Fondazione Telecom Italia ha assistito 70000 studenti affetti dal disturbo della dislessia, ad oggi ancora 350000 studenti sono affetti da questo disturbo , che si può superare attraverso prevenzione, informazione ed assistenza. Nasce oggi una grande cabina di regia nazionale, con una strategia innovativa di cooperazione pubblico-privata ed  interministeriale a sostegno di studenti e non che soffrono di questo disturbo.

Finalmente una risposta concreta e coordinata a livello nazionale per prevenire la dislessia, e sostenere gli studenti affetti da questo disturbo. Quando si pensa a Tim la prima cosa che viene in mente è fibra, telefonia, internet, invece come azienda è impegnata da tempo nella società con progettualità innovative.    Filippo Pompei Segretario Nazionale FutureIsNow

 

Il progetto rientra nella mission della Fondazione Telecom Italia impegnata nel promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione e la crescita economica e sociale.

Ulteriori Info :

Fondazione Telecom Italia

Associazione italiana dislessia

 

 

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